U.S. heroes

13 Mar

Quattro luglio e avevo il mio bel da fare a tappare buchi: moglie in ospedale, fermo al 22esimo capitolo da tre settimane, Sand Tournée (sesta tappa annullata) editore molesto e incontentabile, manager sull’orlo di un esaurimento a causa di problemi in famiglia, capire se Becca e(ra) per me soltanto un’amica o qualcosa di più che una semplice amica

la era?
era qualcosa di più (bella domanda)

“vai alla parata?”

oh, retaggio inossidabile di tutti i baristi della terra (farsi i cazzi degli altri) sempre e comunque

-no-

un secco no

“perché?”

ho pensato ma fatti un transatlantico di affari tuoi che io ho da pensare ai miei affari ($) appunto parlavamo di affari allora e ne parliamo oggi grazie al cielo

-sono in tournée-

puliva bicchieri

mi ha detto pensavo fosse andato tutto a monte e io ho risposto che non era andato tutto a monte ma che in effetti si qualche cambiamento c’era stato nulla di irreparabile ma di certo molto irritante

-sesta tappa annullata-

ha voluto sapere perché e ho tagliato corto -Gio e’ in ospedale- passerà gli ho detto che sarebbe passata

ho ingollato il Jim Beam (secondo giro) e ho ordinato il terzo con sua immensa gioia (avaro del cazzo) come lo sono del resto tutti i fottuti baristi del fottuto mondo

l’ho piantato lì a pulire e lucidare e sciacquare e sono andato a sedermi in fondo, al tavolo più lontano praticamente in braccio all’ingresso e ho ingollato il mio drink e ho acceso una sigaretta e ho pensato ai buchi, al mio futuro, alla mia carriera soppesando ogni aspetto della faccenda, ho tirato due somme al volo, ho pensato a una nuova auto, una nuova motocicletta

per farla breve ho pensato a tutto quello che si pensa quando ti trovi tra l’incudine e il martello

-Ethan-

e’ arrivato subito col Jim Beam

gli ho chiesto chi fosse quell’anima in pena che mi dava le spalle

(una donna)

si teneva la testa tra le mani
i gomiti inchiodati sul tavolo

e dopo averci pensato un secondo m’ha detto ex marine

-mhmm-

“già”

-ex-

“ex”

ha detto insubordinazione e alcolismo
ma non lo ha detto con sdegno o disprezzo ha detto insubordinazione e alcolismo né più né meno e mi sono sentito una merda, uno sputo nella polvere, una blatta, un fantoccio, una farsa, un essere deplorevole, un bambinone viziato, un eunuco e chi più ne ha più ne metta

m’ha detto non sente quasi una mazza le e’ esploso un qualche cazzo a due metri dal culo

aveva ben ragione di tenersi la testa tra le mani l’ho pensato ma non ho detto nulla a parte -Ethan, Jim Beam-

-portane uno anche là- gli ho detto così, poi

ci ho ripensato e ho detto no portale quello che vuole forse non beve Jim e lui ha obbedito

ho cavato il cellulare e chiamato prima Becca poi Gio, o viceversa e mentre telefonavo all’una o all’altra il drink mi e’ tornato indietro

-????-

“già, ti dice male”

un gruppo di forse dieci chiassosi bifolchi ha infilato la porta e nessuno si e’ preso la briga di chiudersela alle spalle

mi sono alzato e ho preso il bicchiere per riportarlo al barista: era Jim Beam ed era stato rispedito al mittente e questo e’ un fatto e mi rodeva (pure questo e’ un fatto) limpido, che non ho mai scordato

una sensazione di vuoto al centro del petto; la testa leggera come un palloncino

m’ha detto io non voglio nulla da lei
un io non voglio nulla da lei a bruciapelo

-per quale ragione-

ha scrollato il capo

-ho fatto qualcosa che la offesa?-

ha detto in effetti si e mi ha squadrato dalla testa ai piedi

-dica-

ha detto non molto

-che?!-

“ho letto tutta la sua roba e ascoltato tutte le idiozie che va dicendo in televisione purtroppo”

-non capisco- ho detto -non capisco-

“i giovani che la seguono vedono in lei una specie di Lincoln e ci credono e si bevono tutto perché e’ stato bravo e gioca bene e il costume da Capitan America che indossa le calza a pennello e dirò che anche il suo viso va bene alla grande e’ più yankee di Steve McQueen un vero patriota”

l’ho interrotta
ho chiesto se ci fosse qualcosa di male

-e’ la mia terra!-

altra scrollata di testa

ha detto se non ricordo male da qualche parte ha avuto l’ardire di paragonare il presidente Obama a Jesse James ma francamente non ricordavo di averlo fatto e m’ha detto pure che se c’era un nemico pubblico in America ero di certo io che mi piacesse o no ha detto le cose stavano così

-era uno scherzo- ho detto ma francamente non ricordavo di aver paragonato nessuno a nessun altro

“non ho sentito parli più forte”

-era uno scherzo-

mi e’ vibrato il telefono in tasca

ho letto il messaggio e rimesso il telefono in tasca

-purtroppo devo andare-

“mi dia quel drink”

le ho messo il bicchiere in mano

“e’ proprio un gran figlio di puttana”

ho chiesto per quale ragione e m’ha detto ho tanta sete

Birmingham, AL
South Ln 1144

dal testo “Del sale era il profumo” di Gianmarco Groppelli

ristampa 2015

edito da Vicolo del Pavone

Via Giordano Bruno 6, Piacenza 29121 Piacenza (PC)

volume supportato da audio CD per non vedenti

introduzione a cura di Ugo di Martino (Udim)

comprensivo di illustrazione del maestro William Xerra

Tutti i diritti sono riservati

Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa senza il permesso dell’Editore

Progetto grafico impaginazione e stampa Tipitalia-Piacenza

acquistabile anche online

Edizioni italiane – Amazon

UK version

by (author) Groppelli Gianmarco. Available from the UK in 3 business days – Amazon

U.S. version

by (author) Groppelli Gianmarco. Available from the U.S. in 3 business days 19,95$ bookstore online and Amazon Ser

2024 4th Ave S, Birmingham, AL 35233, U.S.

Contatti Facebook: Manager nella persona di Pierluigi Villani.

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